Commenti dei lettori: Ginny (su Anobii)

SF classica ma... con tutta la modernità di un autore che sente con i suoi personaggi. Il protagonista è un duro, un assassino, un soldato, un cacciatore. un uomo senza ideali ma soprattutto una persona alla ricerca inconsapevole di qualche cosa al di là della stessa verità.
Una scrittura che fa pensare ai grandi scrittori della SF, Asimov, Bradbury, rifiutandone una certa "asetticità" di fondo.
Romanzo divorato in 3 giorni. Aspetto il seguito.
(Il commento originale è qui, fra gli altri di altri utenti).

La recensione de Il Futuro è Tornato.

Uno dei commenti che personalmente mi ha sempre dato fastidio è: “non è semplice fantascienza”. Come se un libro (o film) di fantascienza non potesse contenere qualcosa più di esplosioni e lucine colorate, qualcosa su cui riflettere. Esiste, in altre parole, una tendenza diffusa a considerare il fantastico un genere di evasione pura, assai lontano da tematiche serie e attuali.
FERRO SETTE, romanzo d’esordio di Francesco Troccoli, è uno di quei libri che suscitano questo genere di commenti. FERRO SETTE è anche il libro di un appassionato di fantascienza, passione che traspare da citazioni e ammiccamenti ad altre opere sparse lungo la storia, come il cognome del protagonista, Ramarren, preso in prestito da un romanzo della Le Guin. La storia di Tobruk e Hobbes ha luogo su Harris IV. Il pianeta è in via di terraformazione, povero d’acqua e con una morfologia piuttosto instabile. Continua a leggere...

Una fantastica "Birra letteraria" domani al Connemara.

Domani sera 16 dicembre al Connemara Irish Pub di Marzocca/Senigallia, in Via della Marina 2 alle 18.00, leggerò brani tratti da Ferro Sette e Domani Forse Mai con l'accompagnamento musicale prodotto dalle consolle dell'amico Alessandro Morbidelli, che ringrazio per l'invito.

Commenti dei lettori: Daniela (Goodreads)

"Ferro sette" è un bel libro che ci riporta ai tempi d'oro della fantascienza americana. Io lo consiglierei anche a chi non è appassionato di SCI-FI, perchè la storia non parla solo di un futuro lontano ma anche di amicizia, di amore e di un riscatto dell'anima del protagonista, Tobruk Ramarren, che arrivato su Ferro sette come mercenario, si ritrova a combattere per un diritto che è stato soppresso da moltissimi anni in nome, come sempre, dell'avidità del genere umano. Scritto con lo stile delicato tipico di Francesco Troccoli, il romanzo è godibile e si legge d'un fiato. 

L'originale è qui.

La recensione di PostPopuli.

L’idea è forte. Ferro Sette di Francesco Troccoli (Armando Curcio Editore) ci pone di fronte a un’ipotesi sconcertante: un’umanità (o meglio, una post-umanità) evolutasi in modo tale da privarsi del sonno, pur di condurre attività produttive a ritmo serrato.
Un mercenario, Tobruk Ramarren, si trova a dover scendere nelle profondità di un piccolo pianeta minerario che sembra una versione riveduta e corretta – in chiave fantascientifica – della Caverna platonica; con la differenza, rispetto alla Repubblica di Platone, che qui nel buco si entra, e chi lo fa non è il filosofo, l’uomo sapiente, ma più o meno un reietto, peraltro con insito un senso di giustizia in attesa di potersi liberare. ...continua a leggere la recensione di Giovanni Agnoloni su PostPopuli.

Commenti dei lettori: Xenia (su Amazon)

L'ho letto in un fiato come non mi succedeva da anni! Un romanzo molto ben scritto, una storia appassionante, in cui oltre al piacere della scoperta (si sta col fiato sospeso fino alla fine) ci si riesce a godere anche lo spessore dei personaggi e delle relazioni tra loro. Il protagonista, Tobruk Ramarren, ha un carattere complesso e assai umano, col quale identificarsi è questione di poche pagine; il bello è che anche gli altri personaggi sono altrettanto nitidi e ben raccontati. Insomma bravo Troccoli! Nel panorama della fantascienza contemporanea, finalmente un romanzo che si legge con gusto! 

Commento originale nella pagina Amazon, qui.