Uno dei commenti che personalmente mi ha sempre dato fastidio è: “non è semplice fantascienza”.
Come se un libro (o film) di fantascienza non potesse contenere
qualcosa più di esplosioni e lucine colorate, qualcosa su cui
riflettere. Esiste, in altre parole, una tendenza diffusa a considerare
il fantastico un genere di evasione pura, assai lontano da tematiche
serie e attuali.
FERRO SETTE, romanzo d’esordio di Francesco Troccoli, è uno di quei libri che suscitano questo genere di commenti. FERRO SETTE
è anche il libro di un appassionato di fantascienza, passione che
traspare da citazioni e ammiccamenti ad altre opere sparse lungo la
storia, come il cognome del protagonista, Ramarren, preso in prestito da
un romanzo della Le Guin. La storia di Tobruk e Hobbes ha luogo su Harris IV. Il pianeta è in via
di terraformazione, povero d’acqua e con una morfologia piuttosto
instabile. Continua a leggere...
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